Passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili: il ruolo del gas naturale e il valore del vapore

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il ruolo del gas naturale e il valore del vapore

Si parla con sempre maggiore insistenza di transizione ecologica ed energetica attraverso un netto incremento delle energie rinnovabili.

Se l’obiettivo è quello di eliminare il carbone, occorre considerare che un’inevitabile fase intermedia prevede l’uso strategico del gas naturale per la stabilizzazione delle reti.

Vediamo di approfondire questi importanti temi.

Decarbonizzazione, un processo che richiede tempi lunghi

L’energia sostenibile non prevede, come accennato, l’uso dei combustibili fossili. Un traguardo che non può essere raggiunto dall’oggi al domani e che richiede una certa gradualità al fine di mantenere reti stabili ed efficienti per ogni contesto.

Quando si parla di gradualità occorre riferirsi principalmente al processo di elettrificazione, con la sostituzione delle tecnologie a base di carbone per arrivare alla produzione di elettricità dalle sole fonti rinnovabili per tutti i settori: industria, utenze domestiche e trasporti.

Un passaggio, in qualche modo epocale, che si rende necessario a fronte di numerosi fattori. In primis l’impennata dei costi delle materie prime, ma anche – e da più tempo – per ragioni di salvaguardia ambientale e, in particolare, di contrasto al cambiamento climatico.

Naturalmente questo processo non è semplice e lascia alcune incognite dovute principalmente alla scarsa programmabilità di questi modelli oltre a comportare sfide tecnologiche legate alle infrastrutture.

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I rischi a cui si va incontro nel processo di decarbonizzazione e come limitarli

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Parlando di rischi concreti delle reti, nel corso di questo percorso sul tema della decarbonizzazione, occorre anticipare alcune difficoltà, quasi inevitabili.

Parliamo di squilibri tra domanda e offerta di energia, stress di rete e interventi eccezionali da mettere in conto da parte dei gestori energetici.

Gli impianti fotovoltaici e quelli eolici hanno in comune un noto disallineamento tra la produzione di energia e il relativo consumo, dal momento che il primo fattore dipende dalle condizioni climatiche.

Ecco perchè la sfida più complessa sarà quella di creare un equilibrio nella gestione delle differenze tra domanda e offerta che si registreranno a livello quotidiano.

Come garantire una fornitura di energia programmabile? Da una parte garantendo il potenziamento dei sistemi di accumulo di energia, dall’altro prevedendo l’impiego di una fonte sicura come il gas naturale, indispensabile in questa delicata fase di transizione energetica.

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Gas naturale: la migliore soluzione in termini di efficienza ed emissioni

Il gas naturale offre innumerevoli vantaggi se rapportato alle altre fonti tradizionali. 

In base ai dati forniti da IEA (International Energy Agency) il gas naturale permette di arrivare a un netto incremento di efficienza: +40% rispetto agli impianti a carbone, +50% di quelli a metano.

Le tecnologie di ultime generazione consentono inoltre di portare questi miglioramenti al +60% sempre in termini di efficienza.

Altrettanto eccellenti i riscontri sulle emissioni di CO2 che calerebbero del 50%.

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Gas naturale e fabbisogni energetici

Ci sono poi altri aspetti, non correlati all’ambiente in senso stretto, ma di estrema importanza, in termini di utilità. Parliamo di una maggiore stabilità e resilienza delle reti connesse all’energia prodotta dal gas naturale.

Ecco allora che, fintanto che le rinnovabili non saranno sufficientemente sviluppate per generare e accumulare energia rapportata alla domanda del mercato, il gas naturale può offrire le migliori risposte, gestendo al meglio i picchi di produzione.

Nel report sull’energia stilato da BloombergNEF nel 2020 si prevede una crescita nell’impiego di gas pari al +0,6% annuo, con una progressione costante fino al 2050.

Questa crescita sarà inoltre legata ai traguardi tecnologici che verranno raggiunti. Le prospettive sono molto buone se si pensa che, grazie alle turbine di ultima generazione, si è passati da un massimo di 50 megawatt al minuto a quota 100, raddoppiando di fatto le performance.

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Dal gas naturale al vapore per uso industriale, una scelta di efficienza, economicità e sostenibilità

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Dal gas, amico dell’ambiente, al vapore, che rappresenta a sua volta un mezzo intrinsecamente naturale basandosi sulla semplice ebollizione dell’acqua.

I sistemi industriali più avanzati sono in grado di massimizzare gli aspetti di economicità e sostenibilità degli impianti, consentendo un utilizzo del vapore sulla base della capitalizzazione delle fonti rinnovabili di cui abbiamo parlato in precedenza.

Non è quindi un caso se il vapore sta diventando una soluzione preferenziale nel fornire energia termica e, in molti casi, anche energia motrice all’interno dei processi aziendali. 

La generazione e la distribuzione del vapore, grazie al continuo progresso in campo tecnologico, sono inoltre sempre più sostenibili e anche performanti attraverso l’applicazione della digital transformation su più fasi.

In questo modo cresce la gamma di applicazioni e di usi, tra cui la generazione di energia elettrica, la sterilizzazione, la cottura di cibi e la pulizia.

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