Per lungo tempo, la qualità e la purezza del vapore sono state considerate di importanza fondamentale nel settore sanitario e farmaceutico. Tuttavia, nel caso dei cibi e delle bevande troppo spesso non si effettuano analisi approfondite sulla natura del vapore impiegato durante la produzione, il trattamento o la lavorazione.
Occorre anche ricordare che il controllo qualità non è più l’unico responsabile della gestione dei rischi dell’impianto, poiché i metodi HACCP richiedono l’attenzione a una pluralità di aspetti.
Ecco i principali passaggi da compiere:
- Identificare tutti i potenziali rischi e le fonti di contaminazione causati dall’utilizzo di vapore non appropriato in ambito food.
- Valutare i rischi associati alla “contaminazione del prodotto” e alla salute.
- Determinare la qualità e la sicurezza dell’acqua utilizzata per alimentare la caldaia, che può essere potabile, di rete o di sorgente.
- Stabilire i livelli, i tipi e i limiti critici di dosaggio delle sostanze chimiche.
- Creare e adottare un efficace regime di monitoraggio.
I rischi legati all’uso del vapore nel Food&Beverage
Di seguito i maggiori rischi e gli elementi da valutare attentamente per l’utilizzo del vapore nella produzione di alimenti e bevande.
Incidenza sulla qualità, sapore e colore
I sistemi di produzione e distribuzione del vapore in ambito industriale prevedono filtri in grado di rimuovere il 95% delle particelle superiori a 2 micron. Il restante 5% potrebbe sembrare insignificante, si tratta invece di una componente in grado di influire sul sapore e sul colore di cibi e bevande.
È bene ricordare, a tal proposito, che i produttori sono legalmente obbligati a garantire la qualità dei loro prodotti, l’inosservanza alle norme può comportare sanzioni gravi per il loro business.
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Contaminazione
Anche se un filtro in acciaio inossidabile con una capacità di filtrazione di 5 micron può rimuovere alcune particelle, non è in grado di rimuovere gli additivi della caldaia o le sostanze chimiche che possono contaminare il prodotto finale.
La contaminazione può avere un impatto negativo sulla qualità degli alimenti e rappresentare un pericolo, le imprese devono quindi adottare misure appropriate per minimizzare o eliminare gli agenti contaminanti. Inoltre, se queste sostanze superano un certo livello, possono rappresentare una minaccia per la salute umana. L’utilizzo di un approccio basato sul rischio, come il sistema di Hazard Analysis and Critical Control Points (HACCP), consente alle imprese di mantenere sotto controllo la qualità e la purezza del vapore quando entra in contatto diretto con alimenti e bevande.
Incertezza di misura
La produzione di vapore pulito è cruciale per l’ottenimento di prodotti di alta qualità, tuttavia, senza metodi di analisi chiari e uniformi e procedure di campionamento standard, gli operatori sono chiamati a decidere autonomamente se un lotto di prodotto è in linea con le specifiche, creando un rischio di “incertezza di misura”.
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Rischio di chiusura dell’impresa
Le aziende che producono prodotti contaminati o pericolosi sono soggette alla chiusura da parte degli ispettori preposti all’igiene dei cibi. L’autorità locale del dipartimento dell’Ufficio Igiene verifica la conformità alle norme e adotta le misure necessarie.
Pertanto, ogni azienda deve assicurarsi che i propri prodotti immessi sul mercato siano commestibili e privi di contaminanti dannosi per la salute umana.